Chi fa ricerca genealogica legge, vede e vive storie ogni giorno, e lo fa attraverso libri, messaggi, incontri. Ognuno ha il suo vissuto, ognuno ha il suo percorso, ma ciò che accomuna le storie dei nostri nonni, è la loro forza nell’affrontare e combattere il pregiudizio.
Chi ha lasciato il proprio paese in cerca del sogno americano, ha fatto un passo difficile e coraggioso, portando sulle spalle un peso che ha riscattato con il tempo e i sacrifici. Tanti, di quelli che non ti possono far tornare indietro, ma che ti lasciano un segno nel cuore.
È importante non dimenticare, è importante sapere che non venivano chiamati col loro nome, ma venivano etichettati. Il più comune e insultante dei nomignoli era “Dago”, da “they go” (finalmente se ne vanno) o “until the day goes” (fin che il giorno se ne va per indicare i lavoratori a giornata), “Dagger” (accoltellatore) oppure “Wop” (senza passaporto i documenti), ma la pronuncia rimanda a “wàp” (guappo) [Fonte: L’Orda, di Gian Antonio Stella]
E voi, voi avete una storia da raccontare? Qual è quella che vi ha lasciato il segno?