Il genealogista è un investigatore errante, può essere in mille luoghi contemporaneamente e incontrare persone andando indietro nel tempo. Volti, storie, luoghi sempre diversi. Esperienze da lasciare alle spalle e altre da ricordare.
Lungo i chilometri percorsi in discesa e in salita, tra curve e rettilinei, si trovano tesori e gioielli nascosti, si manifestano la virtù della gentilezza, l’operosità e la professionalità.
Qualche settimana fa mi sono ritrovato nella terra dei miei antenati, la Calabria, terra aspra e fiera. Vi ho trascorso tre giorni per immergermi nella ricerca di chi non voleva farsi scovare.
Ho trovato gentilezza, curiosità e dedizione. Tutte qualità che consentono ai genealogisti come me, di svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi e con ottimi risultati.
E doveroso ringraziare coloro che mi hanno aiutato senza esitare un attimo:
L’Archivio di Stato di Catanzaro nella persona del Direttore e del personale della sala studio.
Il Comune di Arena (Cosenza) e l’ufficio Anagrafe e Stato Civile
L’Archivio Storico della Diocesi di Mileto e la dott.ssa Ketty di Bella.
La loro disponibilità merita di essere evidenziata nel migliore dei modi e rientrare nell’elenco dei luoghi virtuosi.